Avvocato Roma for Dummies

L’intenzione è tesa a determinare la minaccia della parte lesa, e non conta se essa comprende l’intento di attuare la minaccia promessa.

La norma in oggetto è volta a tutelare il patrimonio, nonché la libera formazione del consenso da parte del soggetto passivo. Ai fini della punibilità, oltre alla lesione del patrimonio altrui, è necessario anche che dall’errore della vittima ne derivi, come conseguenza, un profitto for each l’agente ed un danno for every l’offeso.

La sussistenza dell’aggravante del danno di particolare rilevanza deve essere valutata con riferimento al danno complessivo, e non a quello prodotto da ciascun singolo episodio, nelle ipotesi in cui la condotta di truffa nei diversi episodi sia diretta nei confronti della stessa persona offesa, (Sez. two, 2201/2014).

one) se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di much esonerare taluno dal servizio militare;

 In tal caso, però, è proprio la consegna della merce ad integrare il momento consumativo del reato (previa ricezione degli assegni publish datati che costituisce, grazie alle condotte maliziose che l’hanno preceduta, raggiro idoneo per la consumazione del reato di truffa) e non la scadenza degli assegni medesimi che, invece, determina il momento in cui la persona offesa viene advert avere consapevolezza del raggiro subito e, conseguentemente, il momento dal quale decorre il termine for get more info each proporre querela (Sez. two, 11964/2020).

In tutte queste circostanze, la truffa è perseguibile d’ufficio, cioè senza la necessità che la persona offesa sporga querela, e la pena va da uno a cinque anni di reclusione.

Anche l’acquisto di un prodotto che viene venduto for every dietetico, se non sortisce gli effetti desiderati, non costituisce di per sé presupposto sufficiente for every la truffa. In altre parole, se si segue un trattamento dietetico al termine del quale non si è avuto nessun risultato apprezzabile, non si ha automaticamente il diritto di sporgere denuncia.

Deve definirsi norma speciale quella che contiene tutti gli elementi costitutivi della norma generale e che presenta uno o più requisiti propri e caratteristici, in funzione specializzante, sicché l’ipotesi di cui alla norma speciale, qualora la stessa mancasse, ricadrebbe nell’ambito operativo della norma generale (SU, 1235/2011). Il criterio di specialità deve intendersi e applicarsi in senso logico-formale.

Ai fini della sussistenza del delitto di truffa, non ha rilievo la mancanza di diligenza da parte della persona offesa, dal momento che tale circostanza non esclude l'idoneità del mezzo, risolvendosi in una mera deficienza di attenzione spesso determinata dalla fiducia ottenuta con artifici e raggiri: in particolare, in tema di "truffa contrattuale", l'eventuale mancanza di diligenza o di prudenza da parte della persona offesa non esclude la idoneità del mezzo, in quanto determinata dalla fiducia che l'agente ha saputo conquistarsi presso la controparte contrattuale (Sez. five, 18675/2021).

Nel caso dell’estorsione, il colpevole incute il timore di un danno che fa apparire certo e proveniente da lui o da altra persona in rapporto con lui, sicché la persona offesa, posta nell’alternativa di ottemperare a quanto richiestole ovvero di subire un danno patrimoniale, venga coartata nella sua volontà.

della truffa a consumazione prolungata non è giuridicamente sostenibile in quanto i comportamenti tenuti dagli imputati intesi a consolidare il convincimento della vittima sono intervenuti successivamente alla deminutio

” possano ricondurre la fattispecie nell’ambito della truffa a consumazione prolungata attuata mediante una pluralità di condotte d’inganno tutte connotate da capacità efficiente rispetto al conseguimento dell’ingiusto profitto perseguito dagli agenti.

Gli artifizi o i raggiri richiesti per la sussistenza del reato di truffa possono consistere anche nel semplice silenzio maliziosamente serbato su circostanze fondamentali ai fini della conclusione di un contratto, da chi abbia l’obbligo, anche in forza di una norma further penale, di farle conoscere in quanto il comportamento dell’agente in tal caso non può ritenersi meramente passivo, ma artificiosamente preordinato a perpetrare l’inganno e a non consentire alla persona offesa di autodeterminarsi liberamente (Sez. two, 23079/2018).

La giurisprudenza di legittimità aveva già avuto modo di chiarire che la truffa a consumazione prolungata si configura nei soli casi in cui, a fronte di un accordo iniziale, il cliente effettui periodici versamenti di somme scaglionate nel tempo (Cassazione penale, sez.

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